Convegno a Capodistria 18/5/2017
Zlatko Paković (1968) è regista e critico teatrale, scrittore, saggista, editorialista del quotidiano serbo Danas. Tra i suoi più noti lavori di critica sociale per il teatro troviamo: "Ubiti Zorana Đinđića" (L'assassinio di Zoran Đinđić), "Ibsenov Neprijatelj naroda kao Brechtov poučni komad" (Il nemico del popolo di Ibsen come pezzo di insegnamento brechtiano), "Enciklopedija živih" (Enciclopedia dei vivi) e "Don Kihot" (Don Chisciotte).Ha pubblicato i romanzi "Soba za jedan krevet" (Stanza per un letto) e "Zajednički pepeo" (Die gemeinsame Asche, Berlin, 2013 – Le ceneri comuni) e le raccolte di saggi "Anatomija nacionalističkog morala" (Anatomia della morale nazionalistica) e "O autoritarnoj savesti" (Sulla coscienza autoritaria). Ha ottenuto il premio Desimir Tošić per la pubblicistica, una borsa di studio per la regia teatrale dalla fondazione norvegese International Ibsen Scholarship e una borsa di studio per la letteratura dall'ente austriaco Museums Quartier.
Aleš Črnič (1971), sociologo e studioso di religioni, è ricercatore al Centro per lo studio della cultura e della religione alla Facoltà di Scienze Sociali di Lubiana dove anche insegna. Da dieci anni è membro dell'Associazione Internazionale per lo studio della religione nell'Europa centrale e orientale – ISORECEA. Ha creato e guida la sezione di studi religiosi della Società Sociologica Slovena. Dirige dalla sua fondazione (2005) la collana di libri Kult dedicata a studi su questioni attuali di religione, cultura e società. Sui medesimi temi dal 2000 è presente assiduamente sui media elettronici e stampati con interviste, dibattiti ed altro. Nell'autunno 2011 ha dato avvio alla Tribuna dei cittadini per gli spazi di libertà, che ha realizzato una lunga serie di azioni socio-civili. Nel 2012–2013 è stato il (primo) coordinatore della Libera Università. Tra marzo 2013 e settembre 2014 è stato anche segretario nazionale al Ministero per la Cultura.
Drago Bojić è un francescano bosniaco, dottore in teologia, pubblicista e direttore del Mednarodnega multiregionalega interkulturnega centra IMIC Zajedno (Centro Internazionale Interculturale Multiregionale) a Sarajevo. Novello Don Chisciotte lotta contro i mulini a vento che lo accompagnano attraverso la vita. La sua posizione lo spinge a ricercare, indagare e cercare strade non battute. Se la società è omologata e di strette vedute, Drago Bojić offre un'alternativa in una reale, diversa e severa critica sociale. Lo scorso anno ha pubblicato un libro di saggi ed interviste (Zlato in kadilo - kritični pogledi na politiko in religijo – L'oro e l'incenso: sguardi critici su politica e religione) che ha avuto ampia eco.
Andrej Blatnik (1963, Lubiana) è scrittore, redattore, pubblicista e professore di editoria alla Facoltà di Filosofia di Lubiana. Maestro della prosa breve (Šopki za Adama venijo – I mazzi per Adamo appassiscono, 1983; Zakon želje – La legge del desiderio, 2000) e di romanzi (Plamenice in solze – Torce e lacrime, 1987; Spremeni me - Cambiami, 2008) ha ottenuto numerosi premi letterari e borse di studio tra i quali il premio della Fondazione Prešeren e una borsa Fulbright. Da molti anni è tutor in laboratori di letteratura per la prosa breve (LUD Literatura), ed ha realizzato anche il manuale Pisanje kratke zgodbe (Scrivere prose brevi - 2010, 2016). Tra il 2007 e il 2015 è stato presidente della giuria per il premio Vilenica Europa Centrale. E' uno degli autori sloveni più tradotti, presente anche in molte antologie straniere.
Marco Apollonio (1964, Capodistria), dottore in Scienze e bibliotecario presso il Liceo di Capodistria con lingua di insegnamento italiana, scrive prosa, poesia e saggi in lingua italiana. Ha pubblicato la raccolta di saggi "Breve cronologia dello humor nero nella letteratura triestina del XX secolo" (1993) cui ha fatto seguito la raccolta bilingue di prose brevi "Corpi/Tijela" (1996) uscita in italiano e croato. Con la raccolta "L'altra parte del cielo" (2008) si è affermato come uno dei più significativi giovani scrittori istriani in lingua italiana. Le sue poesie in dialetto e nella lingua letteraria (Poesie tredici, Per molti versi, Dieze poesie) vengono pubblicate sulle riviste Battana e Istria Nobilissima. Al pubblico sloveno ha dedicato l'antologia di prose brevi "Majhni brodolomi pred svitanjem" (Piccoli naufragi prima dell'alba, 2016) tradotte da Gašper Malej.
Ahmed Burić (1967, Sarajevo) uno dei più eminenti giornalisti, editorialisti e intellettuali impegnati nello spazio della ex Jugoslavia, noto per le acute e ironiche interpretazioni della sua città e del suo mondo, che si possono leggere regolarmente sul portale di Radio Sarajevo. Alla fine della guerra, quando per un periodo ha vissuto anche in Slovenia, si è distinto come poeta. Alla prima raccolta Bog tranzicije (Il dio della transizione, 2004) hanno fatto seguito Solze nafte in krvi (Lacrime di nafta e di sangue, 2009) e Materni jezik (Lingua materna, 2013). Disponibile in traduzione slovena la raccolta poetica Vrata raja (La porta del paradiso, Goga, 2015). Ha collaborato anche con Alfredo Lacosegliaz nel progetto La sposa di Sarajevo.