Convegno a Capodistria 22/5/2014
Marcel Štefančič jr, critico cinematografico, presentatore televisivo e giornalista pubblicista (Mladina, Global). Ha conseguito la laurea specialistica in filosofia presso la Facoltà di lettere e filosofia di Lubiana. Sicuramente uno dei personaggi più produttivi e brillanti della saggistica slovena. Ha scritto più di sessanta libri sul film, sulla letteratura, sulla cultura pop e sugli attuali eventi socio-politici. Štefančič è un eccellente americanologo. Infatti, il suo maestoso libro in due volumi Zadnji film: o vzponu in propadu novega Hollywooda (L'ultimo film: l'ascesa e la caduta della nuova Hollywood, 2007) rappresenta un'indispensabile opera di riferimento sulla cinematografia. A parimerito è epocale il libro sul film sloveno del socialismo Maškerada (2013). I suoi migliori saggi sui fenomeni socio-culturali del 20˚ secolo sono raccolti nel libro Zakaj si življenje zasluži, da ga izgubimo (Perché la vita merita di essere sprecata, 2012). Štefančič in modo originale e molto ironico scrive di Amy Winehouse, Roman Polanski, Hunter S. Thompson, Simone de Beauvoir, J. D. Salinger, Norman Mailer... polemizzando apertamente sull'americanismo invasivo.
Ferida Duraković, poetessa, romanziera, giornalista, scrittrice per bambini. Laureata in letteratura e lingua serbo-croata all'università di Sarajevo. Ha pubblicato 12 libri di poesie, prosa, traduzioni dall'inglese e letteratura per bambini. Recentemente ha pubblicato Locus minoris - Sklonost Bosni kao melanholiji (poesia, 2008), Putnici kroz (ne)vrijeme – 50 godina Sarajevskih dana poezije (coautrice, 2011) e Pokret otpora (rubriche e saggi, 2012). Tra gli altri premi, ha ricevuto quello della fondazione Hellman-Hammet Fund for Free Expression nel 1992, mentre per il libro di poesie Heart of Darkness (White Pine Press, Fredonia, New York, 1999) è vincitrice del premio Vasyl Stus Freedom-to-Write-Award, assegnato dal PEN New England, USA. Lavora come direttrice esecutiva del Centro PEN in Bosnia ed Erzegovina dalla sua fondazione nel 1992.
Dinko Telećan scrittore e traduttore. Si è laureato in filosofia e anglistica presso la Facoltà di lettere e filosofia di Zagabria. Ha pubblicato quattro raccolte di poesia, un saggio filosofico Sloboda i vrijeme (Jesenski i Turk, Zagabria, 2003), un racconto di un viaggio in India e Pakistan Lotos, prah i mak (Jesenski i Turk, Zagabria, 2008), una raccolta di saggi intitolata Pustinja i drugi ne-vremeni ogledi (Sysprint, Zagabria, 2009) e il romanzo Dezerter (Algoritam, ZagabriaZagabria, 2013). Si occupa di traduzioni di letteratura e critica dall'inglese e dallo spagnolo: ha tradotto più di 50 pubblicazioni. Nel 2003, la traduzione del libro Il ramo d'oro di James G. Frazer, gli è valsa il premio annuale dell'Associazione croata dei traduttori letterari, mentre nel 2013 ha vinto in Romania il Premio europeo per la poesia.
Ivona Orlić, etnologa. Presso l'Università di Fiume si è laureata in pedagogia e un anno dopo in progettazione ed organizzazione di attività culturali. Alla facoltà di lettere e filosofia ha conseguito la laurea specialistica in antropologia culturale ed etnologia con la tesi intitolata Franci Blašković e la struttura dell'identità istriana contemporanea, dopodiché è seguito il dottorato con la tesi L'identità regionale all'interno dell'offerta turistica dell'Istria. Dal 2006 lavora come etnologo nel Museo etnografico dell'Istria a Pisino. Ha pubblicato una decina di opere scientifiche e specialistiche, tre libri e un'illustrazione per bambini. Il suo ultimo libro Istra kroz tri generacije (2013) rappresenta uno straordinario esempio di antropologia contemporanea del territorio istriano.
Katarina Luketić, editrice e critico letterario. Si laurea in Letteratura comparata e Lingua e letteratura russa alla Facolta di Lettere di Zagabria. Dal 1996 pubblica regolarmente su diverse testate i suoi saggi, critiche letterarie e altri testi. Da diversi anni e redattrice del bisettimanale Zarez e ha redatto inoltre una decina di libri sulla teoria della letteratura per la casa editrice Pelago, di cui e una dei fondatori. Nel 2013 pubblica il suo primo ampio studio croato sui Balcani: Balkan: od geografije do fantazije, che rappresenta sia una critica dell'imperialismo culturale dell'Occidente sia un confronto traumatico con i Balcani.
Silvia Pesaro, editrice, è nata a Genova. Proveniente da una famiglia istriana di origine sia italiana sia slava, ha studiato sociologia, interessandosi, nello specifico, al tema dell'identità di confine.É ideatrice e responsabile dell'Archivio del Ricordo della Liguria, costituito da cinquanta video-interviste ad esuli provenienti da Istria, Fiume e Dalmazia e ad alcuni italiani rimasti in quelle medesime terre. Seguendo un'ottica di superamento di rigide barriere e contrapposizioni, ha curato la mostra Confini: l'esodo giuliano dalmata (Genova, Palazzo Ducale, 2011). Nel 2012, ha organizzato per il festival La Storia in Piazza, l'incontro letterario Miniature Istriane. Nel giugno 2013, in occasione dell'ingresso della Croazia nell'Unione Europea, ha organizzato Voci Adriatiche, un viaggio in quattro tappe dedicato alla cultura presente in Croazia con musica, cinema e incontri letterari. Nel 2014 ha aperto Tuss, una nuova casa editrice alla ricerca di legami tra diverse culture e identità.