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Forum Tomizza: 25 anni

UMAGO, GLI INIZI: TOMIZZA E NOI

Lo scrittore Fulvio Tomizza morì a Trieste il 21 maggio 1999 e la cerimonia funebre si svolse il 5 giugno a Matterada, nei pressi di Umago. Su iniziativa di Milan Rakovac (scrittore istriano, traduttore di Fulvio Tomizza e suo amico), gli scrittori presenti e i rappresentanti della Città di Umago aprono il dialogo su una manifestazione degna dell’importanza di questo grande scrittore italiano e istriano.

In occasione del primo anniversario della morte di Tomizza, il 27 e 28 maggio del 2000 a Umago viene organizzato il primo convegno letterario internazionale intitolato “Tomizza e noi”. Il comitato d’iniziativa che riuniva noti scrittori e amici di Fulvio Tomizza, era presieduto dall’ideatore del convegno Milan Rakovac e composto dai seguenti membri: Nelida Milani-Kruljac, Ciril Zlobec, Ulderico Bernardi, Elvio Guagnini e Johann Strutz. Del comitato organizzativo, invece, facevano parte Vlado Kraljević (sindaco di Umago), Floriana Bassanese Radin (Comunità degli Italiani di Umago), Narcisa Bolšec-Ferri (Museo della città di Umago) e Neda Fanuko (Università popolare aperta “Ante Babić” di Umago). Il convegno viene (tutt’ora) patrocinato dal Ministero della cultura della Repubblica di Croazia e dalla Regione Istriana, e viene onorato dalla presenza di funzionari statali e regionali. La manifestazione termina con la commemorazione sulla tomba di Tomizza a Matterada, divenuta poi tradizione, e i partecipanti al convegno visitano la casa nativa a Momichia, dove Tomizza scrisse molti dei suoi romanzi.

              Nello stesso anno viene accordato anche il primo progetto editoriale umaghese, ovvero la traduzione croata del romanzo “La visitatrice” (Posjetiteljica) di Fulvio Tomizza; traduzione realizzata da Ljiljana Avirović. A novembre vengono presentati gli atti del primo convegno, pubblicati di seguito regolarmente dal 2000 al 2003, mentre le relazioni presentate alla parte triestina del convegno (2005 - 2007) vengono pubblicate nel 2008. Le traduzioni croate delle opere di Tomizza escono a Umago con regolarità fino a oggi (vedi bibliografia!).

              L’organizzatore principale del convegno nei primi anni è l’Università popolare aperta “Ante Babić”. Un grande contributo personale è stato dato dalla professoressa Neda Fanuko, direttrice dell’Università dal 2000 al 2003, e da Nives Franić, responsabile della Biblioteca civica Umago (all’epoca parte dell’Università popolare). Nel 2005 Neven Ušumović assume il ruolo di dirigente della Biblioteca, che il 1 ottobre 2006 diventa istituzione indipendente e in tal veste si prende a carico l’organizzazione del convegno. Riconosciutone l’impegno e la qualità da parte degli esperti, l’Associazione dei bibliotecari istriani assegna a questa alquanto giovane istituzione il premio NAJprojekt per il Forum Tomizza come miglior progetto nel 2018.

              Nelle prime tre edizioni (2000 - 2002) il convegno si occupa prevalentemente della vita e dell’opera letteraria di Tomizza, mentre in seguito l’interesse si sposta sulla tematizzazione del concetto di frontiera in tutti i suoi aspetti politici, sociologici e culturali. Queste modifiche si riflettono anche nel cambiamento del nome del convegno, che nel 2006 da “Tomizza e noi” (2000-2005) cambia in “Forum Tomizza”.

              L’identità visuale della manifestazione fino al 2012 è assegnata al fotografo e grafico istriano Sergio Gobbo, mentre dal 2013 la stessa viene creata da Maja Briski, storica dell’arte, e Zaneto Paulin, fotografo e grafico.

            CAPODISTRIA E IN SEGUITO TRIESTE!

              Nel 2001 la manifestazione “Tomizza e noi” fa il suo sbarco vittorioso a Capodistria, come risultato dell’immenso impegno di Irena Urbič, attivista culturale e presidentessa del consiglio organizzativo. Il 1 giugno 2001 il simposio inizia a Umago nel palazzo municipale, per poi continuare nel pomeriggio a Capodistria presso il Palazzo Pretorio. Il convegno è solennemente aperto dai rappresentanti della Repubblica di Slovenia e della Città di Capodistria. In questa occasione viene organizzata una visita alla Radio Koper dove Tomizza lavorò da giovane. La manifestazione è sponsorizzata dal Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia e dalla Città di Capodistria.

              Alla fine dello stesso anno si apre a Umago uno spazio nuovo dedicato a Tomizza e ai suoi ammiratori. Infatti, il 17 novembre 2001 la Comunità degli Italiani di Umago si trasferisce nella nuova sede, e in ricordo di questo grande scrittore, cambia nome in Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”. Dal 2002 il convegno viene organizzato dall’Università popolare in collaborazione con la Comunità e si svolge proprio nella sede della stessa.

              Grazie alla professoressa e traduttrice Ljiljana Avirović, nel 2002 la manifestazione viene tenuta per la prima volta anche a Trieste, al Narodni dom sede della Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori. In tal modo l’itinerario biografico di Tomizza e la struttura principale della manifestazione assumono una loro struttura definitiva. Al convegno partecipa anche il console della Repubblica di Croazia a Trieste.

              Dal 2002 il quotidiano Primorske novice (dove Irena Urbič è impiegata) diventa organizzatore principale della manifestazione, e la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di anno in anno dà un contributo sempre maggiore.

              Dal 2004 le esibizioni poetico-musicali che chiudevano il convegno scientifico-letterario, vanno a “formalizzarsi”. Sotto il nome ISTRART (dal 2006 ARTISTRA) vengono ideate esibizioni maratoniche di poeti e musicisti, prevalentemente dall’Istria e dalle regioni confinanti. In tal modo la manifestazione assume un tono “festivalesco”, aprendosi a un pubblico più vasto.

              Che l’impegno personale fosse di vitale importanza per il mantenimento di questi incontri, lo conferma il fatto che solo nel 2005, quando all’organizzazione si unisce la poetessa e traduttrice Patrizia Vascotto di Trieste in veste di presidentessa del Gruppo 85 - Skupina 85, viene stabilito “l’equilibrio” a livello di programma tra le tre città di Tomizza. Infatti, nel 2003 e nel 2004 gli incontri in Italia si presentano con un programma d’apertura modesto nella Scuola elementare “Fulvio Tomizza” di San Dorligo della Valle. Nel 2005, oltre alla sopracitata associazione di Patrizia Vascotto, l’organizzazione viene arricchita con l’adesione dell’associazione culturale Altamarea di Trieste.

 

            FORUM TOMIZZA, LAPIS HISTRIAE E ITINERARI

              Il 2006 è l’anno cruciale in cui viene realizzato il nuovo concetto di questa manifestazione dedicata a Fulvio Tomizza: il contenuto del programma si apre a tematiche d’attualità e si intensifica l’impegno sociale e artistico degli incontri. Tale cambiamento viene segnato anche dal cambiamento del nome, che da “Tomizza e noi” cambia in “Forum Tomizza”. Si cercano nuovi modi per includere un pubblico più ampio ed evitare l’elitismo e l'ermetismo accademico. Vengono quindi avviati due nuovi progetti, il Concorso internazionale per prosa breve Lapis Histriae e gli Itinerari tomizziani, mantenutisi fino ad oggi.

              Il Concorso internazionale per prosa breve propone lo stesso tema del convegno Forum Tomizza. In tal modo, tutti gli scrittori che scrivono in italiano, sloveno, croato, serbo, bosniaco e montenegrino hanno la possibilità di dare il loro contributo al tema principale. Ogni fine anno, dal 2006 viene pubblicata una raccolta dei migliori racconti. (Vedi allegato per ulteriori informazioni sul concorso)

              Nella prima edizione del concorso letterario vengono assegnati due premi. Uno per la “variante linguistica stocava” (croato, serbo, bosniaco, montenegrino), patrocinato dalla ditta umaghese Sipro d.o.o. (direttrice Vesna Žmak), e uno per il racconto in lingua italiana, patrocinato dall’associazione Altamarea di Trieste (presidentessa Rina Anna Rusconi). Il premio Lapis Histriae per i racconti in lingua slovena non viene assegnato per scarso interesse. I racconti vincitori ricevono 500 euro ciascuno, nonché la statuetta realizzata tutt’ora dallo scultore Ljubo de Karina. I migliori racconti vengono pubblicati lo stesso anno grazie alla donazione della ditta umaghese Etigraf d.o.o.

              Gli Itinerari tomizziani, annunciati durante il convegno del 2005, sono il secondo progetto avviato nel 2006. Ogni città inclusa nel progetto sviluppa una sua variante dell’itinerario in base alle proprie possibilità e circostanze.

              L’organizzatrice del Forum Tomizza Patrizia Vascotto e la giornalista Stella Rasman hanno il ruolo principale nella realizzazione degli Itinerari tomizziani a Trieste. Il 24 maggio 2006 nel Narodni dom di Trieste si svolge una ricca serata letteraria dedicata agli Itinerari tomizziani. Tali incontri/letture si ripropongono a Trieste anche negli anni seguenti e inoltre si parte con l’elemento chiave: le passeggiate guidate. L’intenso studio degli itinerari a Trieste porta alla loro pubblicazione in forma cartacea. Nel 2009 esce l’edizione italiano-slovena realizzata da Rasman e Vascotto intitolata “Itinerari Tomizziani a Trieste / Tomizzove poti po Trstu”. Mentre nel 2013 la casa editrice Comunicarte Edizioni di Trieste (di cui proprietario Massimiliano Schiozzi) pubblica in collaborazione con la Biblioteca civica Attilio Hortis dei depliant multilingue con mappe degli itinerari nonché una nuova, ridisegnata edizione italiano-inglese del libro di Stella Rasman e Patrizia Vascotto.

              Il progetto degli itinerari a Capodistria viene realizzato dalla professoressa Jasna Čebron; dal 2007 nell’ambito del Forum Tomizza gli ospiti del convegno partecipano alle passeggiate alle quali prendono parte anche i cittadini di Capodistria e un vasto pubblico. Nel 2014 il Club culturale di Capodistria, in collaborazione con la Biblioteca centrale Srečko Vilhar di Capodistria e la Comunità degli Italiani di Capodistria “Santorio Santorio”, pubblica un depliant bilingue con mappa e informazioni biobibliografiche di base, intitolato “Capodistria agli occhi di Tomizza”.

              A Umago gli itinerari vengono organizzati dalla Biblioteca civica Umago in collaborazione con la Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”. Essi sono il risultato del grande impegno del fotografo Gianfranco Abrami, dell’allora assessore alle attività sociali della Città di Umago Dimitrij Sušanj, della bibliotecaria Ivana Martinčić e del direttore della Biblioteca civica Neven Ušumović.                 Sono loro a realizzare nel 2009 la pubblicazione croato-italiana “Tomizzini itinerari / Itinerari Tomizziani”, finanziata dalla Città di Umago. Gli itinerari vengono realizzati sporadicamente; il maggior progresso viene fatto dall’italianista Sanja Roić, che viene in Istria con i suoi studenti (Facoltà di lettere e filosofia di Zagabria) e organizza gite lungo gli itinerari letterari tomizziani da Umago a Trieste.

              Il 2006 sarà ricordato anche come l’anno del progetto “Poeti di due minoranze”, nell’ambito del quale poeti della minoranza slovena in Italia e quelli della minoranza italiana in Slovenia si sono esibiti insieme a Trieste e a Capodistria.

              Nello stesso anno, per la prima volta si organizzano a Umago la mostra e la presentazione del libro nella Galleria Marin, gestita dall’artista e performer Slavica Marin. Fino a oggi la galleria è una fermata obbligatoria del programma del Forum Tomizza a Umago: Slavica Marin riceve gli ospiti del Forum presentando i suoi performance, si organizzano mostre di noti artisti, si promuovono libri legati alla manifestazione e si leggono poesie.

              Nel 2007 l’organizzazione del concorso letterario Lapis Histriae si semplifica e si stabilisce un modello che si mantiene fino ad oggi: la giuria è composta da tre membri, viene assegnato un solo premio per tutti e tre i gruppi linguistici, il premio viene donato dalla ditta umaghese SIPRO d.o.o. (all’inizio 500 euro, ma col tempo arriva a 8.000,00 kune, ovvero più di 1.000,00 euro). Il primo logo del Lapis è stato realizzato da Marko Mihalinec (designer dell’identità visuale della Biblioteca civica Umago). Alla fine di ogni anno, la Biblioteca pubblica una raccolta dei migliori racconti pervenuti al concorso, la cui stampa viene finanziata dalla Città di Umago. Dal 2008, ogni anno al concorso pervengono almeno 100 racconti brevi.

              Il passo più grande nel 2008 è stato fatto con l’adesione dell’Università del Litorale di Capodistria all’organizzazione del simposio. Una stabile e intensa collaborazione con gli atenei è una delle priorità strategiche del Forum Tomizza; anche perché la manifestazione dai suoi inizi viene ideata come un convegno scientifico-letterario. Molti sono i professori degli atenei di Capodistria, Trieste, Pola, Fiume, Zagabria, Lubiana, Venezia… che hanno partecipato ai vari programmi della manifestazione. Sfortunatamente, a causa di esigenze organizzative, non si è mai realizzata una regolare collaborazione a livello d’inclusione degli studenti nel programma.

              Nello stesso anno gli organizzatori del Forum Tomizza concorrono al bando di concorso per i fondi europei del programma Culture (2007-2013). La domanda di candidatura viene compilata da Irena Urbič (Primorske novice, Capodistria), Patrizia Vascotto (Gruppo 85 – Skupina 85, Trieste)                    e Neven Ušumović (Biblioteca civica Umago). L’agenzia slovena Euro Nobile di Nevija Božič ha svolto da supporto durante il processo di candidatura. Nonostante il progetto abbia conseguito un punteggio molto alto, non era sufficiente per ottenere il finanziamento europeo.

              Nel 2009 si celebra il decimo anniversario dalla scomparsa di Fulvio Tomizza e la decima edizione della manifestazione Forum Tomizza. In tale occasione, nel cimitero di Materada viene posta la lapide commemorativa sopra la tomba della famiglia Tomizza con la scritta in tre lingue: PASSÒ A MIGLIOR VITA – PRIJEĐE U BOLJI ŽIVOT – ODŠEL V BOLJŠE ŽIVLJENJE – FULVIO TOMIZZA – SCRITTORE – KNJIŽEVNIK – PISATELJ… In occasione della scoperta della lapide vengono lette le frasi finali del più celebre romanzo “La miglior vita” nelle tre lingue.

              In occasione della sua decima edizione, il Forum Tomizza ha avviato il suo sito internet www.forumtomizza.com in tre lingue croato, italiano e sloveno; il sito viene regolarmente aggiornato dalla Biblioteca civica Umago.

 

            FORUM TOMIZZA: NUOVA IMMAGINE

              Il 2010 segna importanti progressi a Umago: l'11° Forum Tomizza si conclude solennemente il 29 maggio con la scoperta del busto di Fulvio Tomizza, realizzato dallo scultore Mate Čvrljak di Albona. Il busto viene scoperto da Laura Levi Tomizza, vedova dello scrittore, e da Vili Bassanese, sindaco della città di Umago.

              Con il supporto finanziario della Città di Umago e della Regione Istriana, la Biblioteca civica Umago inizia una nuova serie di traduzioni dei romanzi di Tomizza in croato. Dal 2010 ogni due anni la Biblioteca pubblica una traduzione di Lorena Monica Kmet di Buie, redatta poi dall’italianista Sanja Roić di Zagabria, che ne cura inoltre la prefazione. La supervisione dei testi è svolta dai bibliotecari umaghesi Tihana Dežjot Alessio, dottoressa in croatistica, Ivana Martinčić, dottoressa in italianistica, e Neven Ušumović, direttore della Biblioteca. Autore delle fotografie in copertina è Gianfranco Abrami, mentre l’impaginazione e la stampa sono svolte dalla ditta Arty d.o.o. di Umago.

              Nel 2010 inizia la collaborazione con la curatrice d’arte Maja Briski e il fotografo Zaneto Paulin (Egoist Artz & Partz), grazie ai quali nella Biblioteca durante la serata di chiusura si esibisce l’artista e performer Ivo Vrtarić. A fine anno Briski e Paulin realizzano la rappresentazione grafica della pubblicazione Lapis Histriae e da allora, di anno in anno, il duo allarga e raffina la dimensione artistica e mediatica del Forum Tomizza.

              Nel maggio del 2011 la traduttrice Lorena Monica Kmet riceve il premio della Regione Istriana per la traduzione del romanzo “La ragazza di Petrovia” di Fulvio Tomizza, pubblicata l’anno precedente dalla Biblioteca civica Umago.

              Con la pubblicazione del “Bosco di acacie” nel 2012 (traduzione di Lorena Monica Kmet, edizione della Biblioteca civica Umago), la traduzione in croato della “Trilogia istriana” è completata. Infatti, due anni prima lo stesso team ha pubblicato la traduzione del romanzo “La ragazza di Petrovia”, mentre “Materada”, primo romanzo della trilogia, è stato tradotto nel 1986 da Mate Maras.

              Nel 2013 cambia l’identità visuale della manifestazione: il duo Briski e Paulin (Egoist Artz & Partz), artisti e collaboratori del Forum Tomizza, modernizzano l’immagine completa dei contenuti stampati e digitali.

              Nello stesso anno, per celebrare l’anniversario di nascita del noto cantautore italiano Sergio Endrigo (1933-2005), che insieme a molti connazionali abbandonò la nativa Pola nel 1947, in occasione del Forum si tiene uno spettacolare concerto nel Teatro di Capodistria, dove viene presentato il CD doppio “1947 - Hommage a Sergio Endrigo” che raccoglie artisti di prim’ordine.

              Nel 2014 si consolidano le collaborazioni organizzative. A Capodistria si distinguono il Club culturale (associazione fondata nel 2006), di cui Irena Urbič è rappresentante nonché principale organizzatrice del Forum Tomizza, e la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”, di cui è presidente Mario Steffè, noto operatore culturale, nonché collaboratore del Forum Tomizza da molti anni.

              A Trieste come partner del Gruppo 85 – Skupina 85 (rappresentato da Patrizia Vascotto), portatore del progetto, si distingue da tempo il Circolo di Cultura istro-veneta “Istria” con il presidente Livio Dorigo.

              A Umago viene aperta la Grin Photo Gallery, proprietà del fotografo e grafico Robert Sironić. Ciò dà una dimensione artistica alle edizioni stampate del concorso letterario Lapis Histriae.             Dal 2014 Briski e Paulin, in collaborazione con Sironić, curano indipendentemente l’immagine artistica delle pubblicazioni organizzando mostre multimediali sullo stesso tema del concorso letterario. Il primo passo viene fatto a fine anno con la pubblicazione della raccolta “Lapis Histriae 2014” con incorporati i lavori di 14 rinomati artisti della regione sul tema “In bilico sulla sbarra” (i nomi degli artisti si trovano in un allegato speciale dedicato al Lapis). Negli anni seguenti vengono organizzate mostre a Umago e, sempre più interessanti, a Capodistria (grazie alla Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” e al suo presidente Mario Steffè).

              Nel 2014 per la prima volta si realizza in modo concreto l’idea di presentare il contenuto del programma del Forum Tomizza durante tutto l’anno (con la manifestazione principale naturalmente a maggio).

              All'inizio del 2015 la Biblioteca civica Umago definisce una nuova organizzazione del concorso Lapis Histriae, includendo la Biblioteca civica Attilio Hortis di Trieste e la Biblioteca centrale Srečko Vilhar di Capodistria. Vengono aggiunti nuovi criteri al bando, in base ai quali gli autori, oltre a quella di Umago, possono inviare i propri lavori anche agli indirizzi delle due biblioteche sopracitate in Italia e Slovenia. Per di più, le due biblioteche si inseriscono nella promozione del concorso, il che fa aumentare il numero di testi di qualità provenienti dall’Italia e Slovenia e si riflette anche sul premio.

              Per mantenere la continuità del programma a Trieste, nel 2015 si uniscono a Patrizia Vascotto il giornalista e politico Marino Vocci, sua figlia l giornalista Martina Vocci, e lo scrittore Marko Kravos.

              Nel programma capodistriano dello stesso 2015 viene introdotta una novità: nella parte pomeridiana per la prima volta si svolge “Poeta in corso”, dove poeti si esibiscono in strada in vari punti della città. In tal modo si formalizza la tendenza di divisione dei poeti dai musicisti nel programma serale Artistra, da ora in poi dedicato esclusivamente ai concerti. Il programma “Poeta in corso” rappresenta una vera e propria “conquista della strada” dei poeti e assume una dimensione itinerante.

              Nell’autunno del 2015, in 219 chilometri della linea di confine con la Croazia, le autorità slovene collocano un filo spinato causa la cosiddetta “crisi dei migranti”. Lo stesso anno in Istria vengono organizzati i primi incontri di protesta contro la pericolosa e brusca demarcazione tra l’Istria slovena e quella croata ai quali partecipano alcuni degli organizzatori del Forum Tomizza (la più attiva è Irena Urbič). Col tempo il regime di protezione diventa meno rigido, ma il filo spinato esiste tuttora. Il tema dei migranti diventa motivo costante del Forum Tomizza. Il 2016 verrà ricordato per lo spettacolo satirico di Predrag Lucić e Boris Dežulović, giornalisti del settimanale Feral Tribune, i quali si esibiscono al teatro cittadino di Umago con il programma “Melodije žizze i Tomizze“.

              Il Forum Tomizza nasce nel 2000 come omaggio a Fulvio Tomizza. Sfortunatamente, negli ultimi anni alcuni amici intimi e collaboratori del Forum sono “passati a miglior vita”. Non sono più con noi le persone chiave della manifestazione a Trieste Marino Vocci (1950-2017), giornalista e pubblicista, e Patrizia Vascotto (1955-2018), principale organizzatrice della manifestazione. Sono defunti che due grandi amici di Tomizza: Giuseppe Rota (1936-2015), regista di teatro e per molti anni presidente della Comunità degli Italiani di Umago e Ciril Zlobec (1925-2018), grande scrittore sloveno, uno degli ideatori del Forum Tomizza. Il 2018 vede anche la morte di Daša Drndić (1946-2018), nota scrittrice jugoslava e croata, collaboratrice del Forum Tomizza fino dai suoi inizi…

 

NEMA GRANICE IMA / NON C'È IL CONFINE C'È / NI MEJA JE

              Nel 2019 con un serie di incontri si è festeggiato il ventesimo anniversario del Forum Tomizza a Trieste, Capodistria e Umago. La manifestazione principale si è tenuta il 15 dicembre in ambito della Fiera del libro (Sanjam knjige) di Pola. In quell'occasione si è festeggiato anche l’ottantesimo  compleanno di Milan Rakovac (Racovazzi, 12.12.1939) fondatore del Forum Tomizza. Nell’occasione è stata presentata la pubblicazione “Forum Tomizza: vent’anni di coraggio / dvedeset godina hrabrosti / dvajset let poguma”, pubblicata dalla Biblioteca civica Umago. La prima parte della pubblicazione è composta da una scelta di 20 testi di 20 autori che hanno partecipato al convegno. La seconda parte contiene materiale d’archivio vario, testi e immagini che illustrano la storia della manifestazione.

              Nessuno poteva immaginare quello che il 2020 ci avrebbe serbato: a causa dell’epidemia del corona virus il Forum Tomizza è stato rimandato. Il divieto di viaggio e la chiusura dei confini hanno messo a repentaglio il concetto di confine che è alla base del festival. Il team organizzativo si è adattato velocemente ai nuovi contenuti virtuali. Scrittori, poeti, filosofi, sociologi, traduttori, artisti e musicisti, partecipanti ai nostri programmi precedenti, con riprese originali e testi, e con la forza dell’espressione artistica, hanno evocato i magici momenti di quegli incontri con video originali filmati esclusivamente per il canale YouTube del Forum Tomizza. Il numero dei filmati era tale da formare un lungometraggio documentaristico (coprodotto dalla Biblioteca civica Umago e dal Kulturni klub di Capodistria) presentato in prima visione in occasione della Notte del libro, il 23 aprile. L‘edizione 2020 del concorso Lapis Histriae non ha subito rinvii e il 9 ottobre si è tenuto a Umago un programma giornaliero intitolato „Una nuova CORONAesperienza del confine”.

              Il più impressivo risultato delle attività nella sfera virtuale è stato presentato sul canale YouTube del Forum Tomizza, ed è stato coprodotto dal Kulturni klub di Capodistria. Si tratta di un cortometraggio relativo al concorso letterario Lapis Histriae, ovvero ai risultati del concorso del 2020, con il tema “Patria s.p.a.”. Dall’anteprima: “In principio/All’inizio volevamo filmare soltanto un breve spot promozionale, ma poi il materiale è andato in mano a professionisti e ne è emerso un vero cortometraggio.” Il film, concepito da Irena Urbič e Jasna Čebron, è stato realizzato da Radovan Čok illustre direttore della fotografia sloveno, e da suo figlio Izidor.

              Si è cercato di uscire dalla crisi anche tramite il concorso europeo CREA nel 2021 (Creative Europe Programme). Lo stimolo per il primo progetto parte da Capodistria, mentre per il secondo da Novi Sad. Il progetto capodistriano “Forum Babylon” è stato ideato da Irena Urbič, principale organizzatrice del Forum Tomizza ed esso rappresenta l’ampliamento del programma e delle idee realizzate nei vent’anni della nostra manifestazione. Il titolare del progetto era l’Associazione artistico-culturale Zrakogled di Capodistria, di cui il titolare è il traduttore, poeta e editore Gašper Malej. Il progetto prevedeva la partecipazione nazionale di sette stati, e tra i partner, oltre alla Biblioteca civica Umago, figuravano anche le case editrici Buybook (Sarajevo) e Partizanska knjiga (Kikinda) e l’associazione culturale Poeteka (Tirana). Il titolare del progetto di Novi Sad era l’associazione culturale ungherese Forum Könyvkiadó Intézet. Partner del progetto intitolato “Forum & Forum”, oltre alla Biblioteca civica Umago (in veste di co-organizzatrice del Forum Tomizza), era anche la rivista Ex Symposion di Veszprém. Il progetto prevedeva contenuti letterari minoritari e regionali, e traduzioni. Anche se il progetto non ha ricevuto alcuni fondi, esso dimostra la reputazione della quale il Forum Tomizza gode in ambito internazionale e il potenziale dei suoi programmi.

Nel 2021 il Forum Tomizza doveva tenersi come sempre nel mese di maggio, ma a causa dell'epidemia del corona virus, la manifestazione è stata rimandata. A inizio ottobre (dal 4 al 9 ottobre) si sono tenuti una serie di incontri legati al Forum Tomizza a Umago e Capodistria. La manifestazione è stata dedicata allo scrittore Marko Sosič (1958 – 2021), membro della giuria del Lapis Histriae e collaboratore del Forum Tomizza per molti anni. “Solidarité” il tema ci dice molto sull’atmosfera dell’incontro.

              Il 2021 porta nuovi stimoli anche in relazione agli Itinerari tomizziani a Umago: la Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” avvia un nuovo progetto, “L’itinerario storico-letterario Fulvio Tomizza”, realizzato con il supporto della Città di Umago, dell’Università popolare di Trieste e dell’Unione Italiana di Fiume. Il progetto è stato più volte presentato dall’autrice dei testi e dalla redattrice della brochure Floriana Bassanese Radin, presidentessa della Comunità umaghese.                  Un grande contributo al progetto viene dato anche da Goran Blažević, scrittore di libri di viaggio e promotore del viaggio lento, che ha fatto a piedi tutti i percorsi, tracciandoli con un dispositivo  GPS, e dai dipendenti della Biblioteca civica Umago, inclusi in tutte le fasi della realizzazione del progetto, in veste di organizzatori del Foruma Tomizza.

Nel decennio passato il Slovenski klub di Trieste è stato partner nell’organizzazione della manifestazione, e nel 2021 prende l'iniziativa nell'ideazione del programma triestino del Forum.   Al più stretto team organizzativo si unisce il giovane Martin Lissiach (1986). Lissiach è collaboratore dell'Unione Culturale ed Economica Slovena, organizzazione di riferimento degli sloveni in Italia, dove gestisce principalmente progetti culturali. Per il Primorski dnevnik scrive di teatro, libri, cronaca culturale e molto altro. È coautore di tre testi teatrali messi in scena dal Teatro Stabile Sloveno di Trieste. Ha curato numerose pubblicazioni, organizza e conduce spesso presentazioni di titoli e autori sloveni contemporanei.

L’edizione del Forum Tomizza del 2022 viene annunciata con un grande spettacolo teatrale, tenutosi presso il teatro cittadino “Antonio Coslovich” di Umago. Il teatro ha ospitato la compagnia del Teatro stabile sloveno di Trieste con lo spettacolo teatrale “Meja sneženja”. Il regista dello spettacolo tenutosi in data 17 maggio è il noto scrittore, scenarista e regista cinematografico   Goran Vojnović (1980), mentre lo spettacolo è stato realizzato in base al testo letterario dello scrittore triestino, registra e drammaturgo Marko Sosič, ex sovraintendente del Teatro Stabile Sloveno, nonché membro della giuria del concorso internazionale per prosa breve Lapis Histriae; Goran Vojnović è subentrato al posto di Sosič nella giuria del Lapis.

Nel postpandemico 2022 il programma della manifestazione è tornato quello di una volta, con un ricco programma a Trieste, Capodistria e Umago, nell’abituale periodo di maggio. Il punto di partenza dell’edizione di quell’anno era il senso di insicurezza e imprevedibilità che la pandemia e la guerra in Ucraina hanno portano nelle nostre vite, il tutto incluso nel titolo KAOS KAIROS. Nel caos catastrofico siamo andati alla ricerca del punto d’inversione, con l'aiuto di Kairos, simbolo del momento felice. Si è discusso e scritto su come i cambiamenti possano offrire un’ispirata  prospettiva alla nostra vita pubblica e intima e trasportarci in tempi nuovi.

Gli organizzatori del Forum Tomizza hanno partecipato e festeggiato a Capodanno l’entrata della Croazia nell’area Schengen sul valico di confine tra Croazia e Slovenia a Plovania- Sicciole, il Forum Tomizza ha brindato all’Istria senza confini. In quel momento sembrava che il sogno di Fulvio Tomizza si fosse esaudito.

Anche se Ia missione del Forum Tomizza è avere speranza nelle aspettative e nella futura vita comune, non soltanto nella zona di confine in cui la manifestazione viene organizzata ma anche in quella più larga regionale, europea e globale, il focus del programma non ha mai evitato la complessa realtà del momento attuale, o detto in un altro modo, non ha mai inciampato nella retorica politica e nelle illusorie proiezioni di una vita migliore. Lo sottolineano ogni anno anche i temi dei convegni che da una parte spaziano dai lapidari punti di vista provocanti numerose domande, e dall’altra arrivano fino a provocativi persiflage di luoghi comuni nell’opinione pubblica.

In vista degli eventi attuali ci siamo sbizzarriti con il nome della manifestazione e l’abbiamo rinominata in “Incontri internazionali senza confine” e abbiamo scelto il tema del “Carnevale senza confini” con allusione all’ambivalente significato che spesso implica cambiamenti soltanto estetici ma a volte anche un’efficacia catartica. I partecipanti e il pubblico hanno riconosciuto la peculiarità/l’importanza di questo momento storico per la zona di confine istriana, dimostrata anche da un grande interesse del pubblico per gli incontri a Trieste, Capodistria e Umago e un’atmosfera ispirata.

Il venticinquesimo anniversario della manifestazione viene festeggiato/celebrato dal tema della “Grammatica dell’oblio” e con una serie di nuove circostanze che contribuiscono allo sviluppo della manifestazione. La questione dell’oblio viene come sempre posta per provocare/incitare una discussione/un dibattito tra i partecipanti ai nostri programmi e il pubblico che li segue. È chiaro che nel profilo di base di tutti i nostri precedenti partecipanti vi sia il fatto che essi sono attivisti nel campo del ricordo culturale, combattenti contro l’imposizione dell’oblio effettuata dal regime e dai media. Umago parte con i festeggiativi di questo grande anniversario all’inizio della primavera del 2024 quando in città e nelle sue vicinanze vengono collocati i tabelloni turistici (in lingua croata, italiana, slovena  e inglese) con gli itinerari tomizziani. A causa del grande interesse per il concorso letterario Lapis Histriae (oltre 200 racconti all’anno!), che nell’anno dell'anniversario festeggia la sua 19a edizione, il sistema di premiazione è stato modificato e invece di un premio ne vengono assegnati tre.

Nell’anno dell'anniversario possiamo affermare con sicurezza che l’interesse per la nostra  manifestazione cresce, e ciò che è importante l’interesse è di carattere internazionale e transgenerazionale. Sfortunatamente tale interesse viene destato anche dalle nuove negative tendenze politiche e sociali nella zona di confine istriano e nella più ampia regione, perciò la tradizione dei nostri “incontri di confine” si dimostra come una continua dimostrazione di resistenza al revisionismo, neoconservatismo e alla retorica politica manipolativa, e come punto fisso nelle proiezioni di ricche  possibilità di vita in questi luoghi. Anche se gli organizzatori vengono ogni anno assaliti da un forte senso si scoraggiamento causa le nuove manifestazioni di degrado dei valori culturali e sociali che il Forum Tomizza di anno in anno promuove, i tempi cupi di nuovi conflitti sociali  restano la migliore piattaforma per spingerci ad andare avanti.