Lapis Histriae 2022: risultati
Quest'anno abbiamo chiesto agli scrittori di inviarci i loro racconti al seguente tema:
CAOSKAIROS
La giuria del concorso letterario Lapis Histriae 2022, composta dalle scrittrici Laura Marchig e Tea Tulić e dallo scrittore Goran Vojnović, hanno pronunciato il verdetto il 20 maggio a Umago al 23º Forum Tomizza.
La giuria ha constatato che alla 17a edizione del Concorso letterario internazionale per prosa breve Lapis Histriae, a tema Caoskairos, organizzato dal Forum Tomizza, sono pervenuti 201 racconti in lingua croata, italiana, slovena, bosniaca, serba e montenegrina.
La giuria ha deciso di assegnare il premio di quest’anno a Lea Čorak (Zagabria) per il racconto "Odbrojavanje" . Il premio Lapis Histriae 2022 ammonta a kune 8.000,00. L’artefatto Lapis Histriae 2022 è un’opera dello scultore Ljubo de Karina.
I racconti scelti
Un riconoscimento speciale della giuria di Lapis Histrae 2022, composto dall'edizione trilingue del libro di Marko Sosič, va ai seguenti testi: „Prepoznavanje“ di Iva Bezinović-Haydon (Zagabria), „Sivilom na sivom“ di Maja Solar (Novi Sad) e a „Potovanje k drugemu“ di Manka Kremenšek Križman (Lubiana)
Nella selezione per il premio si sono trovati anche i seguenti racconti: „Drvo“ di Irena Skopljak Barić (Vrbovec) e "Sloboda" di Koraljka Meštrović (Zagabria).
La raccolta Lapis Histriae 2022 che uscirà a fine anno, edito dalla Biblioteca civica Umago, comprenderà anche i seguenti racconti: "Poštovana ljubavi, bit ću u redu“ di Jelena Benčić (Zagabria), „Raskršće“ di Almina Alić (Tuzla), „Udah“ di Matej Posedi (Nedelišće), „Rafaelo“ di Oliver Mitić (Belgrado), „Za Emer, s poštovanjem“ di Nada Dušanić (Sombor), „Vampa e Regina“ di Rosario Vitale (Selvazzano Dentro) e „La vita rifiorita“ di Maria Francesca Giovelli (Caorso).
Spiegazione della giuria
Nel racconto di Lea Čorak "Odbrojavanje” (Conto alla rovescia), il lettore nei dieci brevi capitoli conta insieme alla protagonista, un’insegnante del villaggio, i momenti salienti dell’arrivo di sua figlia, la bambina Nada, al mondo. La narratrice ci descrive: come è stata violentata dai soldati nemici, come sua suocera l’accusa di aver tradito la patria e di nutrire nel grembo il figlio nemico, come suo marito l’ha picchiata al ritorno dalla guerra, dandole tutta la colpa, e in fine, come la nascita della sua bambina le porta “la pace ultraterrena” e la determinatezza a continuare a vivere da sola con la figlia. Il racconto di Lea Čorak è uno slalom virtuoso, perspicace e spiritoso attraverso messe in scena stereotipate di un ambiente provinciale patriarcale. Il suo valore letterario è sostenuto dalla voce incisiva della protagonista, una narratrice che mantiene la sua posiziona anche in circostanze estremamente sfavorevoli e che accetta gli eventi della guerra con feroce umorismo nero e un'ironia devastante. Da Dio, dalla patria e dal mondo maschile lei difende le potenzialità della vita e la possibilità di un nuovo inizio, quello che trasforma il caos in cosmo. Nel mondo fatalmente limitato dei piccoli uomini, la protagonista di Lea Čorak eleva la grandezza dell’umanità e la dignità dell’esistenza femminile di fronte a tutte le forme della sua sottomissione e degli abusi.
Sulla vincitrice del premio
Lea Čorak (1997) nata a Zagabria. Studia relazioni internazionali e diplomazia. Durante i suoi studi, ha lavorato come rappresentante dell’UNICEF al programma "I guardiani dell'infanzia". Scrive poesie e prosa breve. Nel 2021 ha vinto il concorso metaFORA per il miglior racconto breve, bandito dalle Biblioteche della Città di Zagabria. Ha ricevuto il premio letterario "Milivoj Cvetnić" per la sua raccolta di poesie "Šetnja šarenilom" ed è stata premiata per il suo diario di viaggio al concorso regionale Circolo dei viaggiatori.