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Mostra LAPIS HISTRIAE: ASILO (Capodistria, 16/5/2019)

19.00h                         

PALAZZO GRAVISI, COMUNITÀ DEGLI ITALIANI, Via FL 10

MOSTRA Lapis Histriae: ASILO, curatrice Maja Briski

• ARTISTS•
Goran TRBULJAK [Zagabria/ZAGREB]
Zdravko MILIĆ [Albona/Labin]
Tomislav BRAJNOVIĆ [Golo Brdo]
Bane MILENKOVIĆ [Zagabria/ZAGREB]
Annamaria CASTELLAN [Trieste/Trst]
Ana JAZBEC [Lubiana/Ljubljana]
Nikola ZELMANOVIĆ [Zagabria/ZAGREB]
Andrej FURLAN [Lubiana/Ljubljana]
Zaneto PAULIN [EUrope]
Nataša SEGULIN [Capodistria/Koper; Lubiana/Ljubljana]
Igor HOFBAUER [Zagabria/ZAGREB]
Robert SIRONI [Umago/Umag]
Duje JURIĆ [Zagabria/ZAGREB]
Thomas STERNA [Aschaffenburg, Germania/Nemčija]
Danilo DUČAK [Montona/Motovun]
Maja BRISKI [EUrope]
Goran RUŠINOVIĆ [New York]

curatrice della mostra / KUSTOSINJA RAZSTAVE
Maja Briski
Supporto visuale e mediatico / Medijska in vizualna podpora
Egoist Artz & Partz VISUAL CULTURE
PRODUCED BY
Maja Briski for EGOIST Artz & Partz
with GRIN Photo Gallery [Umago/Umag]


ASILO

L'evento multimediale di quest'anno, il quinto della serie, concepito come aggiornamento visivo del tradizionale concorso letterario LAPIS HISTRIAE, tratta i più diversi aspetti del tema dell'ASILO / AZIL / ASYLUM. Per l'occasione, all'usuale gamma di tecniche artistiche (sculture, installazioni, grafiche, fotografie, arti performanti, ecc.), l'artista Goran Rušinović, che da anni si distingue per la sua peculiare carriera di regista cinematografico, propone anche una sceneggiatura cinematografica! Il suo copione cinematografico originale, EXPATRIAR MANIFESTO, ispirato al film culto di Chris Marker La Jetée del 1962, è infatti dedicato alla vita e all'opera di Fulvio Tomizza. Questo lavoro, in attesa della sua realizzazione visiva, è in via del tutto eccezionale incluso nella parte finale del libro ASILO, un'antologia dei migliori racconti brevi pervenuti all'omonimo concorso letterario.
Il gruppo di artisti internazionali è capitanato da Thomas Stern che si presenta con la documentazione della sua estenuante performance 1 Meter über Normal Null, durante la quale stava immobile per nove ore su una pietra in riva al mare. La fotografa triestina Annamaria Castellan sottopone la sua visione poetica del grembo materno, asilo in cui il bambino non ancora nato cresce in sicurezza mentre la lubianese Ana Jazbec realizza un'installazione in cui banconote, un revolver e un telefono cellulare ricordano gli oggetti il cui abuso giornaliero sta mettendo a repentaglio la nostra integrità.
Il tema dell'ASILO è affrontato anche dalla performance di Tomislav Brajnović, il cui Sorvolo privo di gravità ricorda alcune delle opere più spettacolari e divertenti di Ilya Kabakov (The Man Who Flew into Space from His Apartment, realizzato nel 2000 nell'ambito della sua esibizione alla mostra tematica COSMOS a Palazzo Grassi a Venezia). Il pittore Duje Jurić allarga il suo abituale repertorio di pittura performante vestendo spiritosamente un pesante abito impregnato di colori e un casco infilzato da vecchi pennelli.
Il ricercatore concettuale Goran Trbuljak ha digitalizzato il documento fotografico analogico di una sua installazione temporanea (oggi inesistente) che egli stesso colloca nel suo opus a lungo termine intitolato schizzi per una scultura.
Nel suo stile caratteristico e fecondo, l'artista Zdravko Milić combina la strutturata composizione RETRODROM con motivi di dischi volanti e angeli spaziali mentre l'artista slovena Nataša Segulin si rifugia nei motivi minimalisti della costa, del mare e dell'orizzonte infinito che intitola IMMAGINARIO DI SPERANZA.
Commenti ironici ma non necessariamente di stampo politico sono proposti da Andrej Furlan e Robert Sironi. La monumentale installazione del bizzarro motivo lungo il confine croato-sloveno dominata da pernicioso filo spinato, è stampata da Furlan su di un supporto rispecchiante in modo che ogni osservatore è obbligato a vedere la propria immagine in una cella metallica. Sironi invece ritrae un gruppo di immigrati che, seduti in panchina senza far niente, attendono che qualche passante dia loro qualche eruro e ascoltano i dolci suoni di un'arpa dorata suonata da un musicista di strada locale. Anche il nome della fotografia è molto appropriato: SCHERZO TRIESTINO!
L'ASILO del giovane fotografo zagabrese Nikola Zelmanović è una composizione estetica raffinata che esprime la sua fine sensibilità. Il noto pittore Bane Milenković presenta la sua evasione personale dalla pittura nella ceramica con una collezione di calzature volutamente infantili con particolare accenno alle attualissime scarpette col tacco alto.
Un olio su tela molto commovente è proposto dall'asilante di Montona Danilo Dučak, il quale dopo quasi vent'anni, appositamente per il progetto ASILO, ha completato il suo dipinto intitolato MATE, nel quale segue l'incredibile destino di un vecchio conoscente di New York.
Il gruppo di artisti selezionati dalla giuria che partecipano a questa mostra collettiva è completato dall'artista di culto zagabrese Igor Hofbauer, il cui libro Mister Morgen è indubbiamente uno dei capolavori dell'arte contemporanea croata e si presenta con un'affascinante collezione di illustrazioni.
Dopo la premiere alla galleria GRIN di Umago, il progetto ASILO giunge a Capodistria in occasione del simposio Forum Tomizza che quest'anno è dedicato al tema del CORAGGIO e prosegue nella Biblioteca Statale di Trieste, il tutto nello spirito dello slogan Vent'anni di coraggio con il quale si ricorda o meglio dire riflette il ventesimo anniversario dell'esistenza e dell'attività di questa esemplare manifestazione di cooperazione culturale internazionale!

Maja BRISKI
[critica d'arte, curatrice museale, produttrice indipendente e direttrice artistica]