Umago - partecipanti al convegno 2011.

Silvio Forza (Pola/Fiume) – giornalista, redattore, esperto di marketing, direttore della casa editrice EDIT di Fiume - casa giornalistico editoriale in lingua italiana, che da 60 anni pubblica il quotidiano La Voce del popolo. Nell'ambito giornalistico ha lavorato in numerose redazioni straniere (Bologna, Roma) e nostrane (Pola, Zagabria). Ha svolto importanti mansioni nell'ambito della  Comunità Nazionale Italiana (era alla guida della Sezione culturale presso la Giunta Esecutiva dell'Unione Italiana, presidente della Comunità degli Italiani di Pola. All'interesse mostrato verso l'editoria e il giornalismo, non viene da meno quello per la letteratura, manifestatosi in età giovanile e più volte premiato al concorso Istria Nobilissima.

Nikola Petković (Fiume) poeta, scrittore, critico letterario, professore universitario e da poco eletto presidente del Circolo degli scrittori. Un grande interesse hanno destato i sui saggi che tematizzano la problematica dell'identità e del confine: Srednja Europa: zbilja-mit-utopija: postmodernizam, postkolonijalizam, postkomunizam i odsutnost autentičnosti (2003) e Identitet i granica: hibridnost i jezik, kultura i građanstvo u 21. stoljeću (2010). Petković, nei sui tentativi di  ricerca dell'identità autentica, applica premesse locali e globali che hanno come scopo la creazioni di una spazio in cui  la scelta dell'identità fosse libera e indipendente da qualsiasi concetto geopolitico.

Franko Dota (Zagabria), dottorando in storia moderna e contemporanea al Dipartimento di storia dell'Università di  Zagabria,  nonché corrispondente dell'agenzia di stampa italiana ANSA in Croazia e Slovenia. Negli ultimi anni si occupa di storia e storiografia e il risultato della sua ricerca è il libro Zaraćeno poraće: konfliktni i konkurentski narativi o stradanju i iseljavanju Talijana Istre, (Zagabria, 2010) - il dopoguerra in guerra: narrazioni in conflitto e in concorrenza sulle vittime e sull'emigrazione italiana dall'Istria. Il libro è un importante contributo al dibattito sulla problematica relativa al periodo di guerra e del dopoguerra in Istria e a Fiume nonché sulla delimitazione dei confini dopo la seconda guerra mondiale. Dota realizza e sviluppa il proprio interesse per i diritti delle minoranze anche nel campo dei ruoli e della libertà sessuale.

Snežana Ilić (Zrenjanin), coordinatrice del programma per le minoranze etniche e religiose presso il Centro per lo sviluppo della società civile della Vojvodina. È sostenitrice della cittadinanza multiculturale come contrasto al nazionalismo etnico, da lei fortemente criticato. Nei suoi discorsi pubblici Snežana Ilić richiama l'attenzione sulla ghettizzazione, sul fanatismo e sul nazionalismo negli ambienti multiculturali, che troppo spesso prendono il sopravvento nei confronti del ripristino della giustizia etno-cuturale. Un altro ostacolo, secondo lei, si cela tra la matrice teorica del multiculturalismo e la realpolitik che si oppone alle sue premesse e in tal modo ne abusa. Uno dei temi provocatori da lei trattati e' anche la questione dell'identità jugoslava in seguito alla sua dispersione, come conseguenza dello sfacelo etnico e nazionale.

Mirt Komel (Nova Gorica), filosofo, saggista e drammaturgo sloveno. Attualmente lavora come ricercatore universitario presso la cattedra di culturologia della Facolta  di scienze sociali di Lubiana. Nel 2008 ha insegnato presso la Facolta di scienze politiche di Sarajevo. Ha pubblicato vari articoli di teoria politica e psicoanalisi teoretica ed e autore di un libro che tratta il fenomeno del contatto fisico: Poskus nekega dotika (Ljubljana, 2008). Komel e attivo come drammaturgo (Mes(t)ne drame, Luciferjev padec...) e ha suscitato grande interesse con il libro Sarajevski dnevnik (2009). Komel e un vero e proprio critico del „nazionalismo slavato“ camuffato nel nome del  patriottismo; e esperto dei Balcani immaginari e sur(reali). Pubblica le sue opere in importanti testate (Mladina, Delo, Sarajevske sveske...).

Quest'anno al  Forum Tomizza arriva la delegazione della rivista (sic!) di Sarajevo: Mirnes Sokolović, Edin Salčinović, Osman Zukić e Vedad Jusić. (sic!) si occupa di ricerche e attività poetiche ed e nata dallo sforzo di alcuni studenti di Lettere e filosofia delle Università di Sarajevo e di Sarajevo Est, con l'intento di esprimere il loro atteggiamento generazionale, creatosi in circostanze in cui i centri di potere accademico, politico, religioso e finanziario cercano di chiudere l'individuo dentro uno spazio limitato, culturalmente e socialmente conservativo e nazionalistico. Secondo loro, bisogna assolutamente disfare e rimodellare il sistema di lettura ideologizzata della letteratura jugoslava, presente nel sistema scolastico bosniaco-erzegovese, essendo questo incompetente, ignorante, ottuso ed estremamente  nocivo. Osman Zukić presenterà l'attività poetica della rivista in una relazione sul passaggio dalla poetica di guerra a quella di transizione nella prosa degli autori bosniaci ed erzegovesi.

Nataša Petrinjak (Zagabria/Fiume), giornalista indipendente, nata a Zagabria nel 1965. Nel 1989 inizia a lavorare nel campo del giornalismo e da allora non ha pubblicato nemmeno un articolo senza controllarne prima i dati o che in alcun caso propagasse l'intolleranza e l'odio. Nel caso di Nataša Petrinjak si tratta di veri e propri tentativi di scoperta di meccanismi di terrorizzazione di massa allo scopo di creare cittadini obbedienti e coscienti del privilegio che tale obbedienza a loro potrebbe portare. Gli articoli della Petrinjak trattano di politica, spaziando per varie problematiche a lei inerenti: i rapporti di potere, il ruolo della donna nella societa odierna, la sessualita, la libertà ... La sua attività giornalistica e legata a importanti testate (Danas, Cosmopolitan, Elle, Republika, Jutarnji list ...) e nell'ultimo periodo e membro della redazione del bisettimanale Zarez. Nataša Petrinjak fa parte della guiria del premio lettarrio Lapis Histriae ed e autrice del libro U sredini u množini (pubblicato dalla ICR) che verrà presentato al Forum Tomizza!